COMPLESSO SCOLASTICO IN LEGNO
AULLA
2013
Realizzazione mediante tecnologia costruttiva in X-lam di un Asilo nido, una Scuola d'infanzia ed una Scuola primaria nell'area ex ferroviaria di Aulla - lotto 1
Progettazione architettonica - definitivo gara d'appalto
Committenti: Studio Fagnoni Associati - Firenze; GPA ingegneria - Prato; INSO s.p.a.
ASPETTI ARCHITETTONICI GENERALI
Nell'organizzazione generale dell'area scelta per la realizzazione dei comparti scolastici gli edifici asilo nido, scuola d'infanzia, scuola primaria e mensa sono collocati nel subcomparto 1. L'area del subcomparto 1 è posta a nord rispetto al subcomparto 2 nel quale sono collocati la scuola media ed il liceo; i due poli scolastici saranno collegati mediante un collegamento pedo-ciclabile costituito da un parco lineare. L'area in generale si trova in diretta connessione con il tessuto urbano di Aulla ed è prossima alle attività commerciali ed ai servizi della città.
Asilo e Scuola d'infanzia
L'edificio della scuola d'infanzia e Asilo nido, è stato progettato mantenendo l'impianto generale previsto dal progetto preliminare, poiché si reputava ben risolto il tema dell'accessibilità, senza barriere architettoniche per entrambe le scuole, nonché il rapporto con gli spazi esterni e l'orientamento degli affacci. La distribuzione interna è sostanzialmente invariata, pur nella ricerca di un'ottimizzazione strutturale dovuta alla diversa logica dei pannelli portanti in x-lam rispetto al telaio in c.a. Il layout dell'edificio vede una soluzione -speculare per i due piani e le due scuole- suddivisa in tre fasce funzionali: la fascia principale, con le aule e gli spazi per le attività, in diretta continuità con gli spazi esterni, la fascia tecnica, posta centralmente, con i servizi igienici ed i locali deposito, la fascia distributiva; sulle testate nord di entrambe le scuole troviamo l'atrio di ingresso e gli spazi relativi alla refezione ed al personale. È stata ridotta l'altezza interpiano, portandola da 4,00 m a 3,60 m, in parte con lo spostamento della quota della materna a 1,40 m e l'eliminazione del dislivello interno alla corte, in parte con la riduzione dell'altezza complessiva dell'edificio.
SCUOLA D'INFANZIA
Gli elementi salienti del progetto definitivo sono:
1) accessibilità diretta alla scuola: dal parcheggio delle scuole a ovest e dal parco lineare si raggiunge la materna mediante un percorso pedonale con pendenza inferiore all'8%;
2) fruibilità interna senza corpi scala: l'intero piano terra (livello +140) è dedicato alla scuola materna, all'interno non vi sono ostacoli alla fruibilità degli spazi; anche il servizio igienico per il personale è stato reso accessibile ai diversamente abili;
3) funzionale senza sprechi: il dimensionamento degli spazi è stato corretto, portando ad una riduzione della superficie coperta di circa 140 mq, ricercando la massima ottimizzazione delle superfici ed il riallineamento delle partizioni nei passi strutturali, per adeguarlo al sistema costruttivo Xlam; i locali accessori sono stati accorpati nella fascia intermedia, tra le aule e la distribuzione;
4) orientamento favorevole e protezione solare passiva: la scuola materna ha tutti gli affacci qualificati sul fronte ovest, nella corte chiusa dagli edifici del lotto 1, all'interno della quale trova gli spazi esterni direttamente accessibili dalle aule; la protezione solare dell'edificio è di tipo passivo, evitando il ricorso a schermature mobili di difficile gestione in una struttura pubblica e di costosa manutenzione: in estate l'ombreggiamento è garantito dalla presenza dello sporto di gronda, nonché da un filare di alberi di fronte alle aule; in inverno la perdita delle foglie garantisce il passaggio dei raggi solari per consentire l'effetto serra ed il guadagno solare, favorito dalle ampie specchiature vetrate delle aule;
5) la strategia progettuale è stata tesa a favorire la ventilazione naturale trasversale: per questo sono state aggiunte due corti sul fronte est, con la duplice funzione di illuminare il corridoio che corre lungo la parete controterra e favorire una ventilazione per "effetto camino", molto importante nelle stagioni intermedie per limitare l'uso degli impianti;
6) la sala per le attività libere è stata posizionata in fondo alla scuola per consentire un'ottimizzazione del passo strutturale e per dedicarle una delle corti che garantiscono illuminazione e ventilazione trasversale; la sala è inoltre stata dotata di un piccolo giardino d'inverno, con funzione di buffer termico e di spazio verde fruibile anche in caso di maltempo; nelle stagioni miti questo spazio può essere aperto per creare una continuità funzionale con il giardino esterno;
7) il filtro-spogliatoio è stato separato dall'aula ed annesso al corridoio, per evitare l'introduzione di ombrelli o cappotti bagnati all'interno dello spazio primario.
ASILO NIDO
Da un punto di vista architettonico e funzionale i punti salienti del progetto definitivo sono:
1) accessibilità diretta alla scuola: dalla viabilità comunale ad est, dove è previsto il piccolo parcheggio per la sosta veloce;
2) fruibilità interna senza corpi scala: l'intero piano primo (livello +500) è dedicato al nido d'infanzia; all'interno non vi sono ostacoli alla fruibilità degli spazi; anche il servizio igienico per il personale è stato reso accessibile ai diversamente abili;
3) funzionale senza sprechi: il dimensionamento degli spazi è stato corretto, portando ad una riduzione della superficie coperta di circa 140 mq, ricercando la massima ottimizzazione delle superfici ed il riallineamento delle partizioni nei passi strutturali, per adeguarlo al sistema costruttivo Xlam; i locali accessori sono stati accorpati nella fascia intermedia, tra le aule e la distribuzione;
4) orientamento favorevole e protezione solare passiva: il nido d'infanzia ha tutti gli affacci qualificati sul fronte est, mentre gli spazi amministrativi godono di luce zenitale proveniente da lucernari di copertura; data la frequenza e la delicatezza delle operazioni di igiene legate alla cura dei neonati, si è ritenuto opportuno dotare anche i servizi igienici della luce naturale zenitale, che garantisce un'ottima visibilità e, all'occorrenza, un'efficace ventilazione dei locali. Anche in questo caso, come per la materna, la protezione solare dell'edificio è di tipo passivo;
5) gli spazi accessori (ripostiglio e deposito carrozzine) sono stati diversamente collocati in ragione dell'ottimizzazione delle superfici, accorpando il ripostiglio alla ''fascia tecnica'' centrale e posizionando il deposito carrozzine all'esterno, accessibile dalla loggia di ingresso: per ragioni igieniche e di banale gestione non si è ritenuto opportuno di far introdurre le carrozzine nella struttura ed ancora meno nell'aula;
6) il corridoio del nido, luogo dove molti piccoli muovono i primi passi, è stato concepito come piccolo percorso di scoperta e di crescita con finestre colorate, di diverse dimensioni, poste a diverse altezze;
7) la copertura piana al livello +5,00 m, così circoscritta e protetta, si presta come piccolo orto didattico per i più grandi, mentre lo spazio esterno comune alle tre sezioni, in continuità diretta con le stanze, è posto sul fronte est e gode del sole del mattino. Il layout dei prospetti dell'edificio rispecchia la scansione distributiva interna, con l'alternanza di grandi specchiature vetrate fisse, finestre apribili e parti opache colorate, all'interno delle quali si inseriscono, mimetizzate dal colore, le porte antincendio. La volontà di amplificare la superficie illuminante nasce dal duplice obbiettivo di garantire un daylighting interno il più possibile autonomo dall'illuminazione artificiale; l'assenza di parapetto opaco permette anche ai più piccoli di traguardare i confini della stanza verso il giardino antistante; gli infissi in legno e la facciata con semplice finitura colorata ad intonaco tinteggiato sono protetti dalle intemperie da un generoso sporto di gronda, che disegna il contorno del volume generale dell'edificio, conferendogli definizione ed unitarietà rispetto agli edifici del lotto. La copertura è prevista piana con ghiaia, circondata da un parapetto, per ospitare e celare sia le macchine del trattamento aria che i pannelli fotovoltaici e solari termici.
In generale il linguaggio architettonico ricercato è quello di una "semplicità mediterranea" con l'uso del colore, i volumi puliti e la forte caratterizzazione dello sporto di gronda, elemento tipico dell'architettura tradizionale che, sia pur rivisto in chiave contemporanea, viene recuperato per la sua essenziale utilità di protezione dalle intemperie e dal sole.
SCUOLA PRIMARIA
L'impianto del progetto preliminare è stato mantenuto solo per quanto riguarda il sedime, modificando radicalmente sia il layout, sia la distribuzione interna, ed in parte riducendo la superficie coperta a vantaggio del giardino della scuola. Le ragioni alla base delle modifiche introdotte sono state:
1. La necessità di adeguare il layout, concepito per una struttura a telaio, ad un sistema strutturale a pannelli portanti Xlam; è stato corretto il dimensionamento degli spazi per una massima ottimizzazione delle superfici, eliminando alcuni eccessivi sovradimensionamenti che comportano un aggravio di costi di manutenzione e gestione e portando alla riduzione della superficie coperta; l'intero edificio è stato ripensato nei passi strutturali per adeguarlo alla tipologia costruttiva dei pannelli portanti in Xlam.
2. La volontà, anche richiesta dal capitolato prestazionale, di disporre tutte le aule didattiche principali con un'esposizione sud; per questo le aule sono state accorpate insieme, in modo da uniformarle e dotarle di affacci omogenei e qualificati sul fronte sud, verso il giardino della scuola.
3. La scelta di posizionare l'aula polivalente in una collocazione prossima all'ingresso; la nuova collocazione, unitamente al disimpegno rispetto agli spazi prettamente scolastici ed alla dotazione di servizi autonomi, consente l'utilizzo di questo spazio in modo autonomo, anche in orari extrascolastici e perfino l'affitto/prestito del locale per feste di compleanno o attività ludico-sportive di quartiere, migliorando le dotazioni della comunità nel principio di una maggiore apertura della scuola alla città.
4. La strategia di semplificazione dei percorsi e la ricerca della linearità, definendo un unico visibile collegamento verticale in prossimità dell'atrio, presidiato dal custode, per evitare che i bambini si disperdano alla ricerca del percorso; tutte le aule sono allineate ed affiancate sul fronte sud, così come tutti gli spazi speciali, i servizi e i locali riservati agli adulti sono allineati sul fronte nord. La direzione didattica è stata accorpata.
5. L'opportunità di definire in quota il collegamento con la mensa nella ex stazione elettrica, per evitare l'utilizzo della lunga scala di questo edificio (l'interpiano è di 4,80 metri) e la promiscuità con gli spazi cucina, posti al piano terreno.
6. Anche in questo caso, la strategia progettuale è stata tesa a favorire la ventilazione naturale trasversale, per ridurre il fabbisogno di raffrescamento soprattutto nei mesi primaverili; lucernari a tetto esposti a nord assolvono a questa funzione, generando una ventilazione per ''effetto camino'' e incrementando il daylighting delle aule del primo piano, con una luce priva di contrasto ed uniforme.
7. Infine la scelta di amplificare la consueta ''bussola di ingresso'' trasformandola in un grande giardino d'inverno, con la triplice funzione di buffer termico a protezione degli atri del piano terra e primo (generalmente gli spazi più freddi), di ''foyer''/disimpegno della sala polivalente e di vero e proprio spazio esterno coperto, arricchito di vegetazione e protetto dalle intemperie e dai rigori dell'inverno; questo volume, ricavato grazie alla riduzione della superficie coperta di 120 mq, diventa il perno distributivo della scuola, conferisce visibilità all'ingresso, nobilita lo spazio della scala, diventa punto di passaggio in diversi momenti della giornata: ingresso, uscita, ricreazione, pasti.
Il layout funzionale rispecchia queste scelte, evidenziando tre fasce: la fascia delle aule principali, posta a sud in diretta continuità con lo spazio esterno, la fascia distributiva centrale, i servizi igienici e gli spazi secondari a nord; alcune aule speciali per le attività interciclo sono disposte secondo precisi criteri: le aule di scienze e tecnica, dove possono esserci attività rumorose, nella testata est al primo piano, in posizione più isolata; l'aula di informatica, che ha minor necessità di illuminazione naturale, nella fascia sud vicino alla scarpata che delimita il lotto ad est. La direzione didattica è stata accorpata nella testata est, al piano terra, posizionando l'archivio ed i servizi igienici del personale nella zona controterra; in quest'area, dotata di una distribuzione separata, è stato posizionato l'ascensore per le persone diversamente abili, ritenendo non sicura la precedente collocazione nel vano scala, che risultava non presidiata e troppo esposta ad usi scorretti da parte dell'utenza: trattandosi di bambini non si è ritenuto opportuno in termini di sicurezza che l'utilizzo dell'ascensore avvenisse in maniera autonoma. Vicino all'ingresso, con accesso diretto dalla bussola-giardino d'inverno, è posizionata la sala polivalente, dotata di un proprio servizio igienico accessibile e di uno spazio esterno pavimentato in diretta continuità.
Anche nei prospetti della scuola elementare si è mantenuto il principio generatore della scansione dei fronti ritmata da grandi specchiature fisse, ante apribili e pannelli opachi colorati, coronati da un prominente sporto di gronda con duplice funzione di protezione dalla pioggia e dal sole estivo. Anche in questo caso, lo sporto di gronda garantisce una protezione solare di tipo passivo, senza necessità di regolazione di schermature mobili, impedendo l'irraggiamento diretto in estate e viceversa permettendolo in inverno, con la massimizzazione del guadagno solare resa possibile dalle grandi vetrate. A sud lo sporto è rafforzato da un ballatoio al primo livello che garantisce protezione anche al piano terreno e consente il deflusso dei bambini dal primo piano al giardino della scuola.
Sul fronte est è stato esaltato il principio di mantenere un basso impatto visivo dalla strada che corre lungo l'area, con altezze di un piano arretrate rispetto al filo stradale e mitigate dalla vegetazione. Fa eccezione il fronte ovest, dove stacca il volume pieno della sala polivalente, rivestito in lamiera, che chiude la corte del lotto 1, avvicinandosi e collegandosi con un ponte aereo alla ex-stazione elettrica che ospita la mensa; in questo punto si è scelto di rafforzare l'identità e la forza della presenza della scuola portando fuori la massività del volume della sala polivalente e mettendolo in relazione con l'imponente massa della ex stazione elettrica, anche per segnare più marcatamente la linearità del parco sulla sede ferroviaria.
La copertura, in corrispondenza delle aule, è stata trasformata in una grande falda inclinata per ospitare il fotovoltaico integrato; la pendenza ha consentito di ricavare un abbaino con finestre esposte a nord, con una duplice funzione: incrementano il daylighting delle aule del primo piano, con una luce priva di contrasto, portando, in maniera uniforme, l'illuminamento medio a valori adeguati alle attività, senza l'ausilio di illuminazione artificiale; al tempo stesso i lucernari apribili favoriscono la ventilazione trasversale sud-nord, molto efficace per il raffrescamento durante le stagioni intermedie. Le restanti coperture sono trattate a tetto-verde per aumentare l'inerzia termica delle stesse.